Quarantaseiesimo dono: Mario Mazzoleni, il prete coraggioso che a causa della sua ricerca della verità venne scomunicato
I 108 doni dell'India
Ci sono persone che incrociano la nostra vita e lasciano un'impronta così profonda da diventare fari luminosi, esempi viventi di coraggio, onestà e ricerca autentica. Mario Mazzoleni era una di queste anime rare. Un sacerdote, un amico, ma soprattutto un grande ricercatore spirituale che sfidò ogni convenzione per inseguire la sua sincera sete di verità.
Ho avuto il privilegio di conoscere Mario personalmente, di poter godere della sua amicizia, della sua gentilezza e della sua profonda intelligenza introspettiva. Ma ciò che più mi colpiva di lui era la purezza della sua ricerca spirituale, quella tensione interiore verso la comprensione della verità che non accetta limiti, barriere o dogmi imposti dall'esterno.
Mario aveva intrapreso un percorso spirituale tradizionale, quello sacerdotale, profondamente radicato nella fede cattolica. Eppure, la sua anima inquieta e brillante continuava a cercare risposte che andassero oltre i confini stabiliti dalla religione istituzionale. Fu così che la vita lo condusse fino a Sathya Sai Baba. Come spesso mi raccontò, lui andò a Puttaparthi per studiare, per conto del Vaticano, il fenomeno del maestro indiano.
Il suo incontro con Baba rappresentò un punto di svolta radicale nella sua vita. Ricordo ancora con emozione le sue parole quando descriveva quei momenti: “Non cercavo di abbandonare la mia fede, ma di approfondirla. Sai Baba non ha tolto nulla alla mia spiritualità, l'ha espansa”. La sua devozione per Baba era sincera, pura e libera da ogni pregiudizio. Mario era attratto non tanto dai miracoli esteriori, quanto dall'immenso amore e dalla saggezza spirituale che il maestro irradiava.
Purtroppo, questa apertura mentale e spirituale lo portò inevitabilmente a scontrarsi con le istituzioni ecclesiastiche. La sua scelta coraggiosa di raccontare con trasparenza e onestà il suo percorso nel suo libro "Un sacerdote incontra Sai Baba" gli costò la scomunica. Ma Mario accettò questo prezzo con dignità, mai con rancore, sempre con un sorriso gentile e con la consapevolezza profonda di chi vive e ricerca la verità autentica.
Il suo libro rimane un autentico capolavoro spirituale, un testo coraggioso e profondamente ispirante che ha accompagnato molte persone, tra cui me stesso, nella loro personale ricerca spirituale. Ogni pagina è permeata di quell’intelligenza introspettiva, di quell’onestà investigativa che caratterizzava Mario e la sua splendida anima.
Mario Mazzoleni non è stato soltanto un prete che incontrò un grande maestro indiano; è stato soprattutto un uomo che ha insegnato con la sua vita il valore della sincerità spirituale, della libertà di coscienza e della ricerca appassionata della verità, oltre ogni dogma e imposizione.
Oggi, mentre ricordo Mario con affetto e gratitudine, sento che la sua vita continua a essere un prezioso faro guida per tutti coloro che osano camminare verso la luce della verità autentica, coraggiosamente liberi. Lui è stato un altro grande dono della mia amata India.
Ti consiglio la visione di un video inedito di Mario, dopo che fu scomunicato, in cui parla del suo rapporto con Baba, della sua ricerca della Verità e del suo rapporto con la chiesa cattolica romana. Guarda il video, clicca qui.
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